Ci siamo, Google sta per soffiare idealmente su 19 candeline. Era, infatti, il settembre del 1998, quando la creatura di Larry Page e Sergey Brin fece la sua comparsa in un World Wide Web ancora giovane. Il doodle (ovvero una versione speciale del logo di Google per commemorare anniversari ed eventi) dedicato alla ricorrenza è diventato ormai una tradizione e siamo già in attesa di scoprire come sarà quest’anno. Dobbiamo aspettarcelo animato? Magari, ancora meglio, interattivo, come già accaduto nelle declinazioni più recenti del logo del colosso di Montain View. Ogni colosso è stato, un giorno, embrione: nel gennaio del 1996, Page e Brin iniziarono a lavorare su un nuovo motore di ricerca, chiamato BackRub, frutto della tesi di dottorato di Page all’Università di Stanford, gettando il seme della nascita di Google. Oggi, tutti lo utilizziamo, tutti lo nominiamo più volte al giorno, è entrato a far parte nostre vite come un fedele assistente con la risposta pronta per (quasi) ogni nostra esigenza. Nonostante ciò, non tutti sanno con esattezza cosa significhi Google. È una rivisitazione della parola “googol”, che in inglese indica un 1 seguito da mille zeri. Per gli anglosassoni è diventato addirittura un verbo, una voce dell’Oxford English Dictionary. Per chi deve fare una ricerca online, il verbo giusto è “to google”. Proprio come un bambino che diventa pian piano adulto, Google ha seguito un proprio percorso di crescita, sviluppando tratti diversi della propria personalità, declinandosi in un’ampia suite di servizi: e-mail, e-commerce, cloud, social network, browser web, stradario, navigatore, traduttore… Ed è arrivato a diventare come un boss con cui dover fare i conti ogni giorno, in special modo per chi si occupa di web marketing: un capo che chiede di seguire regole stabilite, di fare attenzione ai particolari e di restare sempre aggiornato. Se per Google non esisti, quasi non esisti affatto. Non fa differenza che tu sia un grande albergo, un piccolo ferramenta o un libero professionista. Si è evoluto in uno strumento tanto raffinato, puntuale e chirurgico, che non ha lasciato scampo alla concorrenza. Da ultima Yahoo!, che ha recentemente alzato bandiera bianca. La stessa Microsoft aveva provato a intaccarne il monopolio, attraverso Bing, fallendo senza appello. Come se non bastasse, grazie allo sviluppo del sistema operativo Android, Google è letteralmente riuscito ad infilarsi nelle tasche e nelle borse di centinaia di milioni di utenti. Per avere un idea, si parla, ad oggi, di circa il 90% dei possessori di smartphone. Tutti, forzatamente, con un proprio account Google. Tutto questo ha fatto di Google un diciannovenne che non se la passa poi male, con un capitale di oltre 500 miliardi di dollari (secondo solo ad Apple). Anche i suoi “papà”, Page e Brin, com’è giusto che sia, hanno beneficiato del successo della loro creatura, finendo rispettivamente al dodicesimo e al tredicesimo posto nella lista degli uomini più ricchi del mondo stilata da Forbes. Insomma, nella famiglia Google se la passano bene e tutto lascia presagire che ci terrà compagnia ancora a lungo e, quindi, teniamocelo buono augurandogli: “Tanti auguri, Google!”. Godere nel modo migliore della sua compagnia, traendone i benefici che ne possono scaturire, non è impresa per tutti. In molti pensano di poter iniziare quest’avventura senza avere il necessario know-how. Google, proprio come una persona, è complesso, ha molte sfaccettature e la faccia con cui si presenta al pubblico è solo una parte di tanta complessità. La verità è che per essere davvero efficaci bisogna utilizzare gli strumenti di Google con competenza, rivolgendosi a professionisti come ABC Marketing, Google Partner da anni impegnato nella realizzazione di campagne di successo.